I cattivi risultati
I risultati della chirurgia eseguita da mani esperte in centri di riferimento di Ortopedia Pediatrica sono frequentemente, ma non sempre, soddisfacenti. Con percentuale molto variabile nelle diverse casistiche può essere talvolta necessario ripetere la chirurgia per perfezionare il risultato (Fig. 19 A,B,C )
Fig. 19A: diagnosi di LCA sinistra in bambino di 15 mesi. Intervento di riduzione chirurgica seguito da confezionamento di apparecchio gessato
Fig. 19B: dopo 18 mesi apprezzabile insufficiente copertura della testa del femore per persistente lieve deformità del collo femorale. Risultato che non può essere considerato soddisfacente.
Fig. 19C: dopo intervento di osteotomia femorale varizzante e derotante si ottiene una progressiva normalizzazione della anatomia radiografica dell’anca sinistra dopo soli 15 mesi.
In altri casi, dopo la riduzione chirurgica, la testa del femore può, per motivi diversi, rilussarsi (questa evenienza è riportata in Letteratura con una frequenza che va dal 4% all’11% delle anche operate).
Un’altra, per certi versi più temibile complicanza, è la cosiddetta “osteocondrite post-riduttiva”. Di cosa si tratta?
Quando la riduzione è difficoltosa, quando il mantenimento della centrazione dell’anca richiede la assunzione di posizioni di estreme, oltre che per altre numerose ed altrettanto controverse ragioni, possono prodursi dei disturbi della circolazione del sangue nella testa del femore. Ne consegue un difetto di ossigenazione che comporta un infarto osseo .
Questo infarto produce la morte delle cellule dell’osso (osteociti) e può essere complicato da una persistente deformità della testa femorale (Fig. 20 A,B,C,D).
Nel tempo intervengono fenomeni di riparazione ma non sempre la guarigione avviene in modo soddisfacente, potendo infatti residuare un grado variabile di deformità della testa.
A sua volta la compromissione della sfericità della testa del femore può generare un difetto di congruenza articolare che espone nel tempo l’articolazione dell’anca a precoci alterazioni degenerative (artrosi giovanile secondaria).
Fig. 20 A,B: Lussazione congenita dell’anca sinistra sottoposta a riduzione chirurgica (A). Nella radiografia sinistra eseguita qualche mese dopo l’intervento (B) si può notare una testa femorale ingrandita ed appiattita (osteocondrite post riduttiva)
Fig. 20 C,D: persistenza a fine accrescimento di lievi alterazioni dell’anca sinistra.
(da Chang Gung Med J, 2011, 34:84-92)