Disturbi dell'accrescimento

In questo eterogeneo capitolo trovano collocazione una miscellanea di condizioni al confine tra la normale variabilità costituzionale e la franca espressione di patologia.
Esempi in tal senso paradigmatici sono il piede piatto e le variazioni dell’asse anatomico degli arti inferiori (ginocchio varo e ginocchio valgo).

Queste alterazioni possono essere normale espressione di variabilità individuale, o piuttosto di vera patologia, in funzione di parametri biologici e radiometrici che ne consentono una precisa identificazione ed orientano in modo decisivo il trattamento.

La differenza di lunghezza degli arti (dismetria) quando eccedente i limiti della variabilità fisiologica può richiedere la correzione chirurgica (accorciamento dell’arto ipermetrico o allungamento dell’arto ipometrico). Le cause della dismetria possono essere molteplici potendo essa conseguire a patologie genetiche, malformative, post-traumatiche etc..

Rientrano genericamente nel vasto capitolo dei disturbi di accrescimento anche le osteocondriti.

La scoliosi è la deformità rigida e progressiva della colonna vertebrale in accrescimento. Generalmente descritta come deformazione ad “S italica” della normale conformazione rettilinea del rachide sul piano frontale essa richiede una diagnostica precoce ed un adeguato trattamento conservativo (ortesico e riabilitativo) per limitare il rischio di dover ricorrere ad una impegnativa procedura di correzione chirurgica.